Storia del cinema Comunale

Non posso ricordare quando è stata la prima volta che sono entrato nel Cinema Teatro Comunale, o come lo chiamiamo tutti i catanzaresi, al Comunale.

Lo abbiamo sempre chiamato così ed è diventato, nei 62 anni di storia del cinema, un punto di riferimento per tutti. Quando ci diamo un appuntamento al centro, noi catanzaresi diciamo: “Ci vediamo al Comunale”, che è un pò un modo per dire “Non puoi non sapere dove si trova!

La prima volta che mi ricordo, però, ero certamente un bambino e insieme ai miei compagni di scuola sono andato a vedere un film al cinema: il cinema per noi catanzaresi è sempre stato solo il Comunale.
All’epoca non c’erano ancora i multisala, meno che mai le piattaforme per vedere i film direttamente a casa: c’era il Comunale e se volevi vedere un film, almeno 2 anni prima che uscisse in televisione, dovevi andare lì.

La cosa meravigliosa è che praticamente tutti noi catanzaresi abbiamo un ricordo legato a questo posto meraviglioso, che ancora oggi trasuda di storia e che ha fatto la Storia del cinema e del teatro nella nostra città.

Già, il teatro: perché il Comunale è stato anche il primo, grande Teatro in cui sono entrato, solo che non lo sapevo! Io sapevo che fosse solo un cinema, l’ho sempre visto così, e quando abbiamo preso in custodia questo luogo, ho scoperto che non ero solo io a pensarla così.

Tutti conoscevano il Cinema Comunale, pochi invece sapevano che il Comunale era ed è ancora un grande Teatro, con un palcoscenico meraviglioso, che ha ospitato sulle sue tavole attori di grandissimo prestigio, come Vittorio Gassman, i fratelli de Filippo, Massimo Troisi, Dario Fo, Giorgio Gaber e tanti tanti altri…

L’idea di aprire un Teatro e un Cinema nel Centro del centro storico si deve al fondatore, Andrea Proto, che nel 1959 inaugura questa stupenda struttura con un film epico, Il giro del mondo in 80 giorni, che avrà tra i suoi spettatori anche il grande regista Gianni Amelio che, come ci ha raccontato durante la nuova inaugurazione del Comunale, è stato uno dei primi spettatori di quella pellicola.

Ma colui che viene ricordato sempre come vera anima del Comunale è il figlio di Andrea, Franco Proto, un vero innamorato del Cinema. È a lui che si deve, infatti, la vera resistenza del Comunale: in tempi molto difficili per il Cinema e per il Teatro, lui ha saputo resistere a tante “sirene” e ha mantenuto viva l’idea del padre, difendendo a spada tratta il suo luogo dei sogni e impedendo che il Comunale diventasse un parcheggio o un supermercato, come invece è avvenuto in tante altre parti d’Italia. Mentre in tutta la nazione i teatri chiudevano, il Comunale resisteva in mezzo a tante difficoltà e manteneva la sua funzione di cinema, pur perdendo in larga parte quella di teatro.

Ancora oggi la platea del Comunale si chiama proprio “Sala Franco Proto”, perché abbiamo sentito l’esigenza di dedicare a Lui lo spazio che per tanti anni ha vissuto, difeso e abitato.

Dal 2016 la nuova gestione del cinema

Nel 2016 il Teatro Incanto subentra nella gestione del Cinema e del Teatro, i ragazzi della compagnia teatrale diventano i nuovi custodi del Comunale e, insieme alla famiglia Proto che sposa il progetto in toto, nasce il nuovo corso della storia di questo luogo magico.

Dopo l’inaugurazione con Gianni Amelio e il suo film La tenerezza, per il quale Gianni Amelio stesso chiede di essere presente per raccontarlo ai catanzaresi, sono tantissimi gli ospiti che calcano le tavole del Comunale: da Tim Roth a Oliver Stone, da Leo Gullotta a Ambra Angiolini, da Monica Guerritore a Nicola Piovani, da Enrico Lo Verso a Flavio Bucci… e davvero tanti, tanti altri ancora.

Ma la cosa più bella è che il Comunale, nei suoi 62 anni di storia, è riuscito nell’intento di dare una casa anche a tutte le piccole compagnie teatrali, musicali, di danza che prima non avevano un posto dove andare. Il Comunale è stato in grado di fornire assistenza, ospitalità, di produrre spettacoli straordinari e di essere aperto tutti i giorni, non solo nel fine settimana, creando quella voglia di andare al teatro e al cinema, che un pò si era persa.

Oggi, con i suoi 444 posti e un palcoscenico perfettamente funzionale per gli usi di piccole e grandi compagnie, il Comunale è tornato ad essere, davvero, Il Centro del centro storico!

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